giovedì 16 ottobre 2014

Ho letto a 44 anni il Diario di Etty Hillesum 
e l’ho riletto perché m'ha fulminato! 
Questa giovane donna, ebrea, olandese, 
ha vissuto la persecuzione nazista, l'internamento in un campo e il viaggio della morte ad Auschwitz in un modo davvero straordinario che non avevo mai incontrato, fino ad ora, nelle letture sulla Shoah!... 
Questo blog è per chi vuole arricchirsi attingendo ad un tesoro che la storia ci consegna. Come puoi partecipare? Riporta un pezzo del suo diario e commentalo dicendo cosa ti suscita dentro. Il Diario copre gli anni 1941 e 1942. Quando riporti un estratto (non lungo) ricorda di annotare il periodo. Lasciati andare, sarà come un diario di gruppo nel quale anche noi ci scambieremo delle perle!

23 commenti:

  1. ...affidare il mio animo represso ad uno stupido foglio di carta... I pensieri sono spesso così chiari e limpidi nella mia mente, i sentimenti così profondi, ma non riesco ancora a metterli per iscritto. Dev'essere più che altro la vergogna.Mi sento molto impacciata, non ho il coraggio di lasciarmi andare... (09 marzo 1941)

    Il Diario di Etty mi ha aiutato a leggermi dentro. Da quando l'ho scoperto,
    ho iniziato a tenere un "Quaderno dei resti" nel quale annoto, a fine giornata
    i sentimenti e le idee che la giornata mi consegna
    e che mi hanno abitato in modo prevalente...

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  2. E adesso facciamola finita con questa copiatura; potrei trascrivere quell'intero libro; del resto non è una mia proprietà? Voglio sempre copiare ciò che mio sembra bello. ( 21 giugno 1942)

    Il Diario di Etty non è stato come leggere un libro ma conoscere una persona, stringere un'amicizia... Copio spesso le sue parole, mi aiutano ad iniziare meglio la giornata... ma sto per finire... Questo blog mi sembra un nuovo inizio! Grazie Francesco.

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  3. "Esisterà pur sempre un pezzetto di cielo da poter guardare, e abbastanza spazio dentro di me per congiungere le mani in una preghiera" 14 luglio 1943. Più la vita e la storia sì complicava più cresceva in lei la fiducia negli uomini e la fede in Dio. Man mano che abbiamo letto ( è stata una lettura condivisa con mia moglie Giusy) il suo diario ci è diventata amica invitandoci a tenere vivo il fuoco della fede e la gioia di vivere, sempre.

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  4. L'amicizia non è qualcosa che c'è così per caso: ogni volta deve sorgere qualcosa di nuovo dai molti momenti e umori della giornata e ci deve essere un elemento di festa in questo rapporto. (29 marzo 1942)
    Una volta ogni tanto, una conversazione simile ci raggiunge come un inatteso regalo dal cielo. (27 giugno 1942)

    Il tempo scorre... e non si arriva per caso a scoprire, a capire, a vivere! E' sempre frutto di un incontro.

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  5. Mi ha chiesto se parlassi mai ad alta voce con il mio albero. Si' veramente ho risposto, quell'albero scriverà in futuro la mia biografia, lui mi conosce meglio di chiunque altro. (28 giugno 1942)
    E' bello avere un posto... dove trovarsi, dove pregare e riflettere ogni giorno!

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  6. (18 marzo 1941) "E ora capisco anche le parole di S. dopo la mia prima visita da lui. "Quel che c'è qui (e indicava la testa) "deve finire qui" (e indicava il cuore). Allora io non capivo bene come questo processo potesse attuarsi... ma in ogni caso è successo..."

    E ora intuisco meglio perché la mia guida spirituale mi ha chiesto di tenere un taccuino piccolino, sempre con me, per segnare le prime impressioni dei nuovi incontri, senza pensarci di testa.

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  7. "E' vero ci portiamo dentro tutto, Dio, il cielo e l'inferno e la terra e la vita e la morte e i secoli...tanti secoli"
    Il diario di Etty è un viaggio, un viaggio speciale dentro se stessi dove piano piano compare un Altro. Etty racconta con la gioia e la leggerezza di una donna nel pieno della sua vita la scoperta della relazione con Dio attraverso le piccole cose e gli incontri di ogni giorno.
    Etty viaggia inesorabilmente verso la morte ma il suo diario è il trionfo della vita. E' bello addentrarsi nelle sue profondità...è bello perché si può scoprire di poter fare lo stesso viaggio dentro di sé.

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  8. Ho appena letto la tua frase Rosaria...e' il 3 luglio 1942. Io aggiungo: 'sembra quasi un paradosso: se si esclude la morte non si ha mai una vita completa; e se la si accetta nella propria vita, si amplia e si arricchisce quest'ultima.'

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  9. Un barlume d'eternità filtra sempre più nelle mie piccole azioni e percezioni quotidiane. (4 luglio 1942)
    Sono nata il 4 luglio di molti anni dopo. Mentre leggo il diario di Etty davvero la vita diventa un'unità, un insieme compiuto di relazioni nel tempo e nello spazio.

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  10. "Una volta vivevo sempre come in una fase preparatoria... Ora questo sentimento è cessato. Io vivo, vivo pienamente e la vita vale la pena viverla ora, oggi, in questo momento" (21 marzo 1941)
    In questi giorni sto cedendo meno alla tentazione che tante volte mi fa pensare, verso le persone con cui vivo: vabbé glielo dico domani!

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  11. "L'unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia. Quei problemi devono pur trovare... un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio interiore, senza sfuggire" (14 giugno 1941)
    L'immagine del campo di battaglia mi fa pensare che più grandi sono i desideri che ci animano, più dovremo fare i conti con le paure che ci attanagliano. Io ho il desiderio grande della fraternità con le persone con cui vivo e la paura della loro diversità! Ma voglio offrirmi come un campo di battaglia!

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  12. "Voglio che Tu stia bene con me" (12 luglio 1942)
    Per me è il cuore del diario. Il centro di tutto. Lo scrivo oggi in questo giorno speciale anniversario della nascita al Cielo di Etty avvenuta il 30 novembre 1943. Ringrazio Paola perché mi ha regalato l'edizione integrale del Diario. Conoscevo solo l'edizione parziale a cura di Gaarlandt, ora ho tra le mani l'edizione integrale a cura di K.A.D. Smelik. Grazie Paola! Anch'io voglio che Lui stia bene con me. E oltre questo oggi ringrazio Dio perché io sto bene con te.

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  13. "Amo così tanto gli altri perchè amo in ognuno un pezzetto di te, mio Dio. Ti cerco in tutti gli uomini e spesso trovo in loro qualcosa di te." (15 settembre 1942)
    Questa frase ci accompagnerà nel periodo di avvento nella consapevolezza di poter incontrare Dio nei piccoli, nei bisognosi, nei poveri... e nella certezza che Dio desidera incontrare anche noi con le nostre e le sue debolezze. Paolo e Giusy

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  14. Ho letto il diario di Etty qualche mese fa a 41 anni. Prima, devo essere sincera, non l'avevo mai sentita nominare. Devo ammettere che la lettura mi ha richiesto tanto tempo perchè l'ho trovata un pò impegnativa. Il pensiero che più mi ha colpito è sintetizzato dalla frase "ti aiuterò mio dio a non spegnerti dentro di me". >lei ha visto l'inferno con i suoi occhi eppure riusciva a trovare la vita bella!!! mentre lo leggevo pensavo alle tante tante vittime dei tumori (la malattia del secolo).Come gli ebrei anche loro sanno di dover morire...come etty spero che conservino la fede e si meraviglino ancora davanti ad un fiore...è possibile. Etty ci ha dimostrato che è possibile.

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  15. Ciao Alessandra che compari come Andrea Simoncelli, benvenuta nel blog ildiariodietty.blogspot.it. Benvenuta tra noi! Se ti fa piacere puoi andare a ripescare un pezzo del diario e commentarlo con un tuo vissuto, idea, commento, sentimento di oggi, citazione breve, commento breve, se guardi i commenti precedenti vedi la modalità. Benvenutaaaaaaaaaaaaaaaa! donfra

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  16. Non mi sento affatto impoverita, ma ricca e in pace. Siamo rimasti solo Dio e io. Buona notte. (Una volta tanto, nel cuore della notte tra il 4 e l'8 ottobre 1942).
    Così vorrei vivere questi giorni in preparazione alla notte di Natale.

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  17. "Bisogna 'accettare le pause', ma io 'nelle pause' ci resto parecchio tempo, almeno così mi sembra" (4 settembre 1941).
    Anch'io resto a lungo nelle pause verso gli amici e a volte in queste lunghe pause ho perso poi degli amici. Oggi ho scritto una preghiera per un'amica e gliel'ho regalata!

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  18. "... mi sembra che valga la pena di tenere in piedi questa PICCOLA COMUNITA' come testimonianza... come prova che la vita non può essere rinchiusa in uno schema determinato" (15 marzo 1941)
    Che forza Etty, sto leggendo il diario integrale che mi ha regalato Paola, ho pensato che anche quella di Giuseppe e Maria con Gesù bambino era una piccola comunità fuori dagli schemi, anche quella che vivo ogni giorno con Pasquale e Daniele lo è! Come Etty voglio cercare l'armonia laddove sembra prevalere la contraddittorietà!

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. In fondo, tu non sai ancora molto di me, ne' io di te. I fatti voglio dire. Ma non sono i fatti a contare nella vita, conta solo ciò che grazie ai fatti si diventa. (28 settembre 1942).
    I fatti della mia vita in questo tempo sono poco eclatanti ma sento che mi stanno facendo diventare una persona migliore. Grazie Etty... Perché ridimensioni le aspettative e raddrizzi le prospettive!

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  21. Se tu affermi di credere in Dio devi anche essere coerente, devi abbandonarti completamente e devi aver fiducia. E non devi neppure preoccuparti per l'indomani. (21 luglio 1942)
    Questo sto sperimentando in questo periodo della mia vita: l'abbandono in Dio!

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  22. "... la vita è ricca, sebbene debba essere conquistata minuto per minuto. E adesso al lavoro! E conserva la pace e non dimenticare Dio nel frattempo" (24 marzo 1941) Quanto è importane quel "nel frattempo", come mi è facile far finire Dio troppo sullo sfondo. Quanto vorrei sapermi chiedere più volte nella giornata, magari proprio quando mi blocco e mi chiudo, ma qui Gesù che sta facendo già per me e cosa mi chiede di fare?

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  23. Un anno dopo scrivo ancora pensando ad Etty. Chi è venuto prima di noi, chi ha letto la Bibbia prima di noi, chi ha pianto e riso prima di noi, ci spinge con forza verso la vita, verso il domani.

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